Cotone, quotazioni in discesa

Un periodo altalenante per il cotone, le cui quotazioni sono andate dai massimi ai minimi storici nel giro di pochi mesi. Ora le ultime notizie vengono dall’India, che ha rimosso, almeno per questa stagione, ogni ostacolo all'export di cotone, dopo averlo vietato del tutto all’inizio di marzo per non incorrere nel rischio che l’eccessiva richiesta dall’estero creasse delle carenze a livello locale.
Nella stagione in corso, comunque, che si concluderà a fine settembre, l'India ha finora autorizzato l'esportazione di 11,5 milioni di balle di cotone da 170 kg, di cui 900mila ancora da spedire: un record storico. Ma cifre record sono anche nella produzione, oltre che nell’export: il Governo prevede un raccolto di 35,2 milioni di balle (+6,7% dal 2010-11). Le quotazioni del cotone hanno reagito alle novità con un ribasso del 2,2% a 87,25 cents per libbra, minimo da due mesi. Prima di ieri la fibra aveva già perso il 2,8% da inizio anno e nel 2011 – nonostante avesse segnato un record storico a 2,27 $/lb – era stata la materia prima con la peggiore performance: -37%.
Grandi quantità di cotone anche negli Usa e anche qui le prime stime sulla stagione 2012-13 diffuse dal dipartimento Usa per l'Agricoltura (Usda) hanno ulteriormente accentuato la tendenza ribassista. L'eccesso di offerta che attualmente deprime i prezzi della fibra sembra infatti destinato a continuare. L'abbondanza di cotone sarà particolarmente accentuata negli Stati Uniti, primi esportatori mondiali della fibra: incoraggiata dal clima favorevole. Difficile vedere come un tale surplus mondiale potrà essere smaltito, visto che la Cina, il più importante tra gli importatori, quest'anno potrebbe non presentare grandi richieste. Per l'Usda Pechino ridurrà addirittura di un terzo le importazioni: da 21,5 a 14 milioni di balle, anche a causa del lento andamento delle industrie tessili cinesi, per colpa della debolezza dei mercati di esportazione.

28/5/2012

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