Si è svolta sabato l’assemblea annuale della Cna pratese, pochi giorni dopo la sfilata-evento organizzata presso il Castello dell’Imperatore. Molti gli spunti interessanti emersi, anche se, inutile negarlo, quello che fa più notizia è il fatto che vicepresidente dell’associazione sarà un cinese.
Tre le grandi proposte progettuali che sono emerse dall’assemblea: realizzazione del polo tecnologico e Smart City; Prato come laboratorio per il Governo su cui sperimentare la riqualificazione urbana e la qualità progettuale; Prato come capofila per candidare l’intera città metropolitana a Capitale della cultura europea del 2019, non a caso era presente Claudio Lubatti, assessore all’area metropolitana torinese.
“Prato è dinanzi ad un grave fenomeno di deindustrializzazione per cui la produzione, e con essa la ricchezza si sono spostate altrove – ha sottolineato il presidente Anselmo Potenza – Detto questo però, IL territorio è il luogo dove possono essere fatte molte cose per contrastare la crisi, dove ancora e subito si incide per creare e condizioni di crescita, si indirizza lo sviluppo, si rivitalizzano le imprese, si attraggono funzioni. Ma questo è possibile soltanto se c’è un’idea chiara, un progetto concreto di governo che oggi purtroppo ancora manca. Dobbiamo trovare la forza e soprattutto i progetti giusti su cui investire per scuotere il distretto. Dobbiamo farlo perché se restiamo in questa palude, il declino della città diventerà irreversibile”.
L’attenzione si è posta anche sulla realtà dell’immigrazione cinese, sulla necessità di integrazione e sulle iniziative che CNA di Prato ha già messo in atto, con ottimi risultati, tant’è che ad oggi si contano oltre 50 imprenditori orientali iscritti e, ora, anche un nuovo vicepresidente Cna di nazionalità cinese, Wang Liping. “Aver eletto il nostro primo vicepresidente cinese – ha commentato Potenza – è un segnale forte verso l’integrazione, per trasformare in possibilità quello che fino a ieri era considerato solo concorrenza sleale ed aprire nuovi orizzonti per tutti”. Wang Liping, 54 anni, originario delle campagne poste nei pressi di Wenzhou, è arrivato in Italia nella seconda metà degli anni ’80, dopo avere lavorato a Bruxelles e a Parigi. Imprenditore tessile a Prato dal 1990, Liping è diventato socio di Cna nel 2002 e oggi è il primo cinese a ricoprire ufficialmente una carica direttiva di prestigio nelle associazioni della città. Dopo Giulin membro dell’Unione Industiale, dopo Matteo Ye che ha ricoperto cariche sindacali, Liping entra a far parte dei quadri direttivi.
“L’integrazione è sempre una risorsa, che arricchisce cinesi e pratesi – ha commentato Liping – I problemi con la legalità si possono risolvere con una informazione più attenta e capillare e questo l’ho capito per la mia esperienza personale: sono approdato in Cna dopo una serie di cambi di commercialista che non erano in grado di evitarmi ogni anno sanzioni e multe da pagare. Io ero convinto di aver fatto tutto quello che dovevo, la difficoltà era la comprensione reciproca e la lingua. Da quando sono in Cna non ho più ricevuto una multa”.
L’impegno del vicepresidente è ora di far capire ai connazionali i vantaggi della legalità, del rispetto delle regole, approfittando della conoscenza della lingua, delle abitudini e dei costumi.
9/7/2012