‘Sul filo dello Spazialismo. Esperienze tessili di Lucio Fontana’ è la mostra presentata da Borsa Italiana in BIG (Borsa Italiana Gallery) in occasione di Miart e del Salone del Mobile. L’esposizione è inserita nel programma “Finance for Fine Arts” e vede come protagonisti tre tessuti preziosi e alcuni disegni originali.
Il motivo di questa iniziativa è stato spiegato oggi, in occasione dell’apertura della mostra, da Valentina Sidoti, responsabile del Progetto Finance for Fine Arts: “Milano si prepara ad accogliere il pubblico internazionale di collezionisti, designer, appassionati d’arte, buyer per Miart e per il Salone del Mobile, confermandosi capitale della creatività e di un saper fare unici nel mondo. Borsa Italiana rende omaggio alla creatività, sostenendo le aziende che ne sono espressione anche attraverso Finance for Fine Arts, l’insieme di iniziative per la valorizzazione dell’arte italiana. Perché imprese economiche e culturali possano continuare a contaminarsi reciprocamente in un virtuoso ciclo di crescita”.
Il primo raro manufatto, proveniente dalla collezione del Museo del Tessuto di Prato, è “Concetto Spaziale”, realizzato nel 1954 dalla Manifattura JSA di Busto Arsizio in raso Dubarry di cotone e stampa serigrafica. Si tratta di un tessuto d’arredamento prodotto per la poltrona Distex progettata da Gio Ponti per Cassina e pubblicato sulla copertina di Domus n. 302 di gennaio 1955.
Saranno poi esposti altri due tessuti di arredamento disegnati da Fontana per la Manifattura JSA di Busto Arsizio, provenienti da collezione privata, tra cui “Galassia”, realizzata nel 1955 in velluto tagliato unito e stampa serigrafica dalla Manifattura JSA: un tessuto originale ed esclusivo prodotto per la ditta Croff e pubblicato sulla copertina di Domus n. 331 di giugno 1957.
A questi tessuti in mostra si aggiungono, inoltre, due disegni originali di Fontana per schienale e seduta della Poltrona P40 progettata dall’architetto Osvaldo Borsani.
E’ stato scelto di esporre questi manufatti di grande interesse artistico, difficilmente visibili al pubblico per rendere omaggio allo straordinario intreccio di creatività, competenze e capacità manifatturiere che hanno reso e continuano a rendere grande il “Made in Italy” a livello globale. Storie di imprenditorialità, creatività, eccellenza italiana e intuito unici al mondo. Persone e imprese capaci di creare prodotti diversificati e di altissima qualità che sono il risultato di importanti investimenti in ricerca e sviluppo, nuovi materiali e tecnologie di produzione. Storie che Borsa vuole valorizzare anche attraverso il proprio impegno per il patrimonio artistico del nostro Paese, insieme frutto e fonte di ispirazione per la creatività italiana.
Il progetto della mostra è di Francesca Pini, la curatela di Daniela Degl’Innocenti, conservatrice del Museo del Tessuto di Prato. La mostra sarà visibile fino al 18 maggio.