Pronti, via e l’Italia ha già migliorato il palmares rispetto al 2015. In tempi di mondiali calcistici femminili l’introduzione può trarre in inganno: il riferimento è infatti a ITMA, dove Candiani ha vinto il premio per l’innovazione sostenibile.
Il suo Candiani Re-Gen, realizzato per il 50% da riciclo di scarti di produzione di denim dell’azienda e per l’altro 50% dal Tencel x Refibra Lyocell di Lenzing ha stupito e convinto la giuria, che l’ha scelto tra gli altri due finalisti, brand del calibro di Levi Strauss & Co e Lee (che si presentava con l’italiana Tonello).
Istrionico e chiaramente felice Alberto Candiani (il primo a destra nella foto), giovane presidente di Candiani, salito sul palco a ritirare il premio: “Portare il denim verso una maggiore sostenibilità – ha detto – è una sfida, perchè sappiamo che la reputazione di questo tessuto nasce da anni di consumo intenso di risorse, sia in termini di acqua che di chimica e sfruttamento del terreno per far nascere il cotone. Con questo tessuto siamo riusciti nel doppio intento di portare l’innovazione nei binari della sostenibilità e, soprattutto, di fare un prodotto più bello di quello originario, riciclato e usato per rifare il filo. Di solito il frutto del riuso delle materie non ha la stessa qualità del tessuto precedente, stavolta invece è venuto fuori un denim veramente bello”.
La combinazione con Lenzing consente di avere un filato che viene colorato con tecnologie che permetteono un risparmio enorme di acqua e sostanze chimiche. E se si pensa che Candiani in un anno produce 22 milioni di metri di tessuto ecco che questo risparmio assume proporzioni eccellenti.
Battuta nel “derby” tricolore Tonello, presente con i vertici societari a Itma: “Siamo italiani – dice Alice Tonello non lesinando strette di mano ed abbracci al team di Candiani – e quindi siamo contenti per il successo dei nostri amici”.