Como chiude in gloria il 2021

Chiusura di secondo semestre del 2021 con molti sorrisi per le aziende di Como, Lecco e Sondrio, che archiviano l’anno in crescita, come rilevato dal consueto Osservatorio.

A Como la crescita media è stata del 14% sul fronte tendenziale e dell’8,2% a livello congiunturale; per una volta a beneficiarne sono stati tutti i settori, sia pure con ancora qualche discrepanza. E le previsioni per l’inizio del 2022 sono improntate alla fiducia, sia pure cauta.

Nel secondo semestre 2021 la quota di fatturato realizzato al di fuori dell’Italia è pari a quasi due quinti del totale (37,3%), con l’Europa Occidentale che resta la principale area di riferimento, col 16,8% delle vendite totali. Poi gli Stati Uniti (3,7%), l’Europa e i BRICS (entrambi al 2,3%), l’Asia occidentale (1,3%) e l’America centro-meridionale (0,8%).

A preoccupare, come negli altri distretti, è la criticità nell’approvvigionamento delle materie prime con conseguente aumento di spese, sulle quali graveranno anche i prezzi dell’energia elettrica e del gas.

A livello congiunto i dati dell’Osservatorio elaborati dai Centro Studi di Confindustria Lecco e Sondrio e Confindustria Como sono più o meno analoghi a quelli della singola Como, con una crescita del 13,6%.

“É un bilancio sicuramente positivo – dice Aram Manoukian, presidente di Confindustria Como – grazie ad una forte ripresa della domanda interna ed estera e ne ha giovato anche l’occupazione. Purtroppo questo miglioramento trova già un grosso freno nell’esorbitante aumento dei costi energetici e delle materie prime. Confidiamo nelle misure che il Governo sta mettendo in campo per cercare di supportare le imprese, in particolare quelle energivore”.

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