PV, la Turchia difende i confini

Come in una partita a Risiko: alla vigilia dell’inizio di Première Vision arriva la notizia che i tessitori turchi sono riusciti ad essere compresi nell’area europea del salone. O, meglio, che la divisione su base geografica tanto osteggiata dalla Turchia non verrà messa in atto in questa edizione estiva.

Il contrasto era nato nel momento in cui gli organizzatori avevano deciso di risistemare la disposizione degli stand dividendo per nazionalità e tipologia di prodotto gli espositori: europei alla hall 5, turchi e Oriente al 6. Una scelta che non convinse i tanti produttori di tessuto turchi, anzi. Ithib, l’associazione degli esportatori tessili di Istanbul, non le mandò certo a dire, esprimendosi anche tramite il nostro portale, con parole dure e perentorie.

Da quei giorni di marzo si sono evidentemente succeduti incontri e trattative ed alla fine si è tornati allo status quo, con i turchi che saranno sì soprattutto alla hall 6 ma insieme a produttori di tessuto di tutte le nazioni, italiani compresi, non tutti propriamente soddisfatti della marcia indietro degli organizzatori.

Un tiro alla fune fatto di numeri, pressioni, richieste e dinieghi che al momento non ha vinti o vincitori ma che di certo aggiunge motivi di brio e interesse alla fiera, al via domani in una Parigi che non ha certo bisogno di altre pressioni.

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