Prato, dopo il fango è il momento delle ripartenze

La Beste (nella foto piccola) ha liberato uffici e stanze del primo piano da sporco e fango ed ha ripreso una parte dell’attività in attesa di ricominciare anche la produzione, tanti altri hanno riavviato i macchinari già dalla seconda metà della settimana scorsa: Prato riparte ma restano ancora tante le attività che devo attendere il check-up completo delle macchine prima di chiudere la terribile parentesi dell’alluvione.

Beste pulita

Tra chi è ripartito c’è Filati Omega (foto grande), una delle aziende del distretto tessile pratese più duramente colpite dall’alluvione: un “via libera” parziale con previsione di attività al 100% entro Natale. “Nonostante i gravi problemi, primo fra tutti lo smaltimento dei fanghi e dei materiali non recuperabil – dice Gabriele Innocenti, dirigente dell’azienda – e il rammarico per gli investimenti perduti, come l’impianto fotovoltaico e l’impianto di accumulo con batterie a ioni di litio, oppure tutti i macchinari industria 4.0 con tecnologie di ultima generazione, siamo in ripartenza. Con noi titolari si sono mobilitate moltissime persone: ex dipendenti ora in pensione, oppure tornati a studiare, arrivati con la pala in mano dimostrando un attaccamento all’azienda che mi ha commosso”.

Decisivo anche il ruolo della compagnia assicuratrice: “Groupama, avvisata lo stesso venerdì 3 tramite il nostro agente Raffaele Benassi – conclude Innocenti – si è subito mobilitata e il giorno stesso è stato nominato il perito e con lui abbiamo individuato il soggetto che poteva gestire il ripristino”.

 

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