La fine di settembre ha segnato un momento di frenata anche nella congiuntura industriale dell’Alto Piemonte, con la sola provincia del Verbano Cusio Ossola che segna un marginale incremento della produzione.
In sofferenza Biella (-1,8%), Vercelli (-1,4%) e Novara (-1,1%), ed anche per i fatturati, sui quali, in particolare, incide l’aumento dei prezzi le cifre non sono eccelse, con Vercelli a +0,2%, Biella stazionaria e il Verbano Cusio Ossola a -0,3%, mentre Novara scende dell’1,8%. L’indagine della camera di Commercio dell’Alto Piemonte ha visto coinvolte 661 imprese, per un totale di poco più di 25.000 addetti e un fatturato che supera i 9,1 miliardi di euro.
A Biella nel comparto tessile è il finissaggio a registrare la flessione maggiore (-16,2%), seguito dalle altre industrie tessili (-6,1%) con la tessitura che si attesta al -3,5%. Meno marcata la flessione per meccanica (-1,4%), filatura (-0,6%) e altre industrie (-0,5%).
A Novara invece il tessile-abbigliamento ha registrato il -3%, mentre è andato meglio a Vercelli (+0,1%).