Buone notizie dall’indagine congiunturale di Unindustria Como sul primo semestre del 2016: i dati sono migliori di quelli della prima parte del 2015, non senza sorprese.
“Il primo semestre di quest’anno riserva dati positivi – afferma infatti il presidente di Unindustria Como, Fabio Porro – che interessano, con una certa sorpresa, le piccole imprese che costituiscono la tipologia di azienda più diffusa nel nostro territorio e che faticavano maggiormente a riprendere la via della crescita. Non dobbiamo, però, lasciarci andare a facili entusiasmi, non solo perché in questi dati è presente una certa stagionalità che, come negli anni precedenti, si rischia di pagare nel secondo semestre, ma anche perché il dato veramente importante, oserei dire la cartina tornasole, cioè l’occupazione, è ancora fortemente stabile. L’effetto traino del Job Act va diminuendo e le previsioni per il secondo semestre non fanno intendere saldi occupazionali particolarmente positivi. In ogni caso è il momento per spingere sull’acceleratore delle riforme in modo da rendere più strutturale il percorso verso una crescita seria che deve passare inevitabilmente anche da un rilancio della domanda interna attraverso provvedimenti di natura fiscale e creditizia”.
Il segno “più” si ritrova sui dati di domanda, attività produttiva e fatturato rispetto al primo semestre del 2015 con un’inversione di tendenza: le aziende piccole hanno registrato un andamento dei nuovi ordini migliore (3,1%) rispetto alle grandi imprese (1,4%). Generalmente invece si è riscontrato un andamento migliore al crescere delle dimensioni aziendali. Per le vendite invece +2,1% per le piccole imprese e 0,3% per le grandi.
Le previsioni per la seconda parte del 2016 sono orientate all’ottimismo, con una crescita di ordini e vendite poco sopra il 3% rispetto al semestre appena conclusosi. La propensione all’export delle imprese monitorate nel complesso è buona, si supera il 40% del fatturato realizzato al di fuori dei confini nazionali, sebbene la maggior parte delle esportazioni, quasi la metà, siano effettuate in Europa occidentale. Il dato è monitorato da diversi semestri e appare strutturale, confermando la proiezione internazionale delle imprese comasche.
A fare da contraltare c’è la permanenza della criticità nei rapporti con gli istituti di credito ma il dato è stabile da più semestri. La situazione occupazionale conferma quanto sperimentato nelle rilevazioni precedenti, in quasi tre quarti dei casi si ha stabilità (72,6%), nel 19,5% invece miglioramenti e peggioramenti nel 7,9%. Il saldo delle risposte è di poco positivo, questo è il secondo semestre consecutivo, si segnala che il recente passato è stato caratterizzato da estrema stabilità o saldi negativi. Le aspettative per i prossimi mesi del 2016 confermerebbero un ridursi del saldo delle risposte verso la parità. Per quanto riguarda il fatturato c’è stato un lieve aumento sulla fine del 2105 (+1,2%) e una variazione più consistente (2,4%) rispetto al primo semestre 2015.
L’Osservatorio Congiunturale, realizzato dai Centro Studi di Confindustria Lecco e Sondrio e Unindustria Como, ha analizzato i dati anche nelle altre due province evidenziano un parziale cambio di marcia, in particolare rispetto alla seconda parte del 2015. C’è stato un incremento del 3% per domanda, attività produttiva e fatturato. Ugualmente positiva la variazione congiunturale rispetto al semestre precedente, con una crescita del 4,3%. Per la seconda parte dell’anno le attese sono nuovamente di lieve miglioramento, anche se di minore entità rispetto a quanto registrato nel primo semestre.