Sono tre i pilastri su cui si poggiano le scelte del Gruppo Albini: le materie prime, la tecnologia e la creatività. Per quanto riguarda le materie prime, dopo il cotone e la lana, quale sarà la nuova frontiera dell’eccellenza e della creatività? Su questo lavora Albini, che intende comunque garantire al tempo stesso una totale sostenibilità e in questa riflessione è affiancato da clienti, fornitori, colleghi, studenti che collaborano all’individuazione delle migliori e più performanti fibre.
Per la tecnologia e la creatività si tratta di un work in progress continuo e potrebbero esserci interessanti nell’anno venturo a proposito di intelligenza artificiale. L’anno scorso Albini ha presentato Hemotion Progetto Zero che prevedeva tessuti 100% lana lavorati con macchine per la lavorazione del cotone che consentiva mano e performance assolutamente eccellenti. Quest’anno la novità è 4Flex, un tessuto dotato di elasticità naturale altamente flessibile, traspirante e resistente alle pieghe. Viene realizzato interamente in Italia con cotone Supima tracciabile al 100%, dal campo al capo finito. I tessuti Albini garantiscono una totale tracciabilità e trasparenza della catena: ovviamente il cotone è OGM free, libero da pesticidi e sottoposto ad una defoliazione naturale.
Le collezioni del Gruppo Albini sono Thomas Mason, Albiate e Albini 1876. Albiate è l’offerta più streetwear: “La parola chiave è rock&roll – commenta lo stilista della linea Mathias Menegazzo – troviamo in questi tessuti il Lurex, il mondo safari con fantasie camouflage, molto denim realizzato in 100% cotone organico e le punk flannel con l’utilizzo di filati fluo”.
Thomas Mason ha un target più alto e formale: a Milano è stata presentata la capsule Icons che consiste nella riedizione di sei tessuti iconici della fine dell’Ottocento scelti nell’archivio, realizzati con il pregiato cotone egiziano Giza 87. Accanto a questa i tessuti ALISEO™ realizzati in 100% cotone West Indian Sea Island, che si distingue per la notevole lunghezza della fibra, l’elevata resistenza e l’alta percentuale di uniformità. E i tessuti Journey, con il finissaggio wrinkle-resistant, che acquistano un’anima più casual grazie a righe colorate e quadretti di ispirazione metropolitana.
Albini 1876 oltre a 4Flex presenta per questa edizione colori fluo e flanelle fantasia, ma soprattutto tanta tecnologia che consente ottime performance del tessuto. I must della linea sono i tessuti ZERO24, creati grazie ad un innovativo finissaggio eco-friendly e pensati appositamente per chi desidera una camicia sempre in ordine, che non sgualcisce, impeccabile dall’ufficio all’aperitivo. Yoga, tessuti che nascono da materie prime preziose ed esclusivamente naturali che, grazie ad un innovativo trattamento, acquistano un effetto stretch senza ricorrere a materiali sintetici. X-Aquatech idrorepellente grazie ad un trattamento PFC-free. X-Thermotech che, grazie ad un’innovativa tecnologia garantisce una perfetta termoregolazione.
“Il 2018 è stato per il Gruppo un anno fantastico – ha commentato il direttore marketing Tim Neckebroeck – il 2019 è in linea col 2017, quindi risultati assolutamente soddisfacenti. Il mercato che soffre di più in questo momento è quello europeo, ma l’Italia tiene. Il nostro obiettivo è consolidare le posizioni, mentre la parola chiave è certamente innovazione”.