Dai numeri presentati dell’Osservatorio Congiunturale, raccolti e analizzati dagli uffici studi di Confindustria Como e Confindustria Lecco e Sondrio sembra che il secondo semestre del 2020 abbia leggermente attutito gli effetti gravi della pandemia.
Qualche segno positivo sul fronte congiunturale c’è stato, mentre resta ancora negativo il confronto sul versante tendenziale. Per domanda, produzione e fatturato si riscontra un aumento del 6,4% rispetto ai livelli del semestre gennaio-giugno, che segnava un calo di quasi il 18% nei confronti dei primi sei mesi del 2019.
Negativa ovviamente la variazione con il semestre luglio-dicembre 2019 (-13,2% per ordini e vendite, -16,5% per la produzione).
Le aziende comasche hanno numeri non omogenei tra dimensioni e attività, mentre le previsioni restano improntate all’incertezza. Sui mercati internazionali le esportazioni sono principalmente dirette verso gli stati dell’Europa Occidentale (18,4%), poi Est Europa (3,7%), Stati Uniti (2%), BRICS (1,9%), Asia Occidentale (1,8%) e America Centro-Meridionale (0,3%); 68,5% la quota del mercato italiano.
Praticamente dimezzata la produzione nel tessile, con il 49% di utilizzo degli impianti.