Dall’Osservatorio Congiunturale di Confindustria Como arrivano segnali positivi che accompagnano il distretto verso la pausa di agosto: i primi sei mesi del 2021 evidenziano infatti l’intensificarsi della fase di recupero riscontrata durante la seconda parte dello scorso anno.
Un dato che riguarda anche le aziende di Lecco e Sondrio, con una media domanda, attività produttiva e fatturato in crescita tendenziale del 13,3%, più di quanto pensato dagli imprenditori nella precedente rilevazione.
Il recupero resta maggiore per le imprese metalmeccaniche rispetto a quelle degli altri settori e a quelle tessili, che però per il 63,6% del campione hanno dati positivi.
Il principale mercato di sbocco resta l’Europa occidentale, poi Est Europa (3,5%), Stati Uniti (2%), i BRICS (2%), l’Asia Occidentale (1,6%) e l’America Centro-Meridionale (0,4%).
A preoccupare sono gli approvvigionamenti delle commodities necessarie alla loro attività, con evidenti aumenti dei listini di acquisto e dei tempi di consegna. Non ottimistici, per il tessile, i dati sull’occupazione, che potrebbe ridursi nel secondo semestre.
“Il primo semestre – dice Aram Manoukian, presidente di Confindustria Como – traccia uno scenario positivo che rappresenta, finalmente, un’inversione di tendenza dopo quasi un anno e mezzo di segni negativi. La ripresa è più lenta in alcuni settori come quello tessile che attende che riprenda una socialità ‘normale’ fatta di viaggi, eventi, serate. Restiamo con i piedi per terra e non abbassiamo la guardia. Da un lato, infatti, come cittadini, dobbiamo insistere con la compagna vaccinale, dall’altro, come imprenditori, dobbiamo raccogliere la sfida della ripartenza attraverso investimenti sulle nostre imprese in tema di sostenibilità, di governance, di crescita dimensionale e di cultura internazionale”.