Quello che doveva essere un ritorno al lavoro dopo un weekend di riposo per migliaia di imprenditori e dipendenti toscani si è rivelato un ulteriore momento di dolore.
Dopo una domenica che ha dato una tregua dal punto di vista meteorologico e che ha consentito di intervenire all’interno dei capannoni il quadro è allarmante e disarmante allo stesso tempo. Il distretto pratese, comprese anche le aree attigue di Agliana e, soprattutto, Montale, ha subito un colpo durissimo dal quale potrà riprendersi solo tra molto tempo.
La Val di Bisenzio, dove hanno sede industrie di livello internazionale come Beste (devastata dall’esondazione del torrente Cambiaticcio con danni per milioni di euro) e Gruppo Colle ma anche e soprattutto tante attività di terzisti e di artigiani, ha pagato un conto salatissimo.
Nella zona industriale di La Briglia, a Vaiano, aziende medie come la Nuovo Ri-Vera e la Sirius e altre più piccole in via dell’Orditoio hanno avuto oltre un metro di fango all’interno dei magazzini e gran parte della produzione è andata distrutta, ma anche il recupero dei macchinari sarà difficile se non impossibile. Situazione identica anche in edifici storici, come quello de La Cartaia, progettato da Nervi, completamente invaso dall’acqua del Bisenzio e con il ponte d’accesso quasi crollato per la forza dell’acqua e del fango (foto a lato). Danni gravi alla Fartex.
Danneggiata anche la Ritorcitura Vignolini, di Moreno Vignolini, presidente dei tessitori pratesi e della Federazione Moda Nazionale di Confartigianato Imprese.
Nella piana Montemurlo – Montale le esondazioni di torrenti e dell’Agna hanno causato l’allagamento di decine di stabilimenti produttivi e di magazzini, proprio nella zona di via Guido Rossa dove si trovano molte aziende tessili.
In mattinata il punto della situazione con il ministro Tajani in Comune a Prato.
– NOTIZIA IN AGGIORNAMENTO –
Foto da Facebook: Maria Antonietta Gulino e Davide Barella