Sono di apprezzamento le prime parole del presidente di Confindustria Toscana Nord Daniele Matteini dopo l’incontro avuto con il vicepresidente del Consiglio dei ministri Antonio Tajani, arrivato a Prato per fare un punto post alluvione.
“Abbiamo apprezzato la sollecitudine di Tajani – dice Matteini – e le misure prospettate sono di sicuro interesse. Attendiamo la loro effettiva messa a disposizione e le indicazioni sulle modalità operative per attivarle”.
Difficile però per ora entrare nel merito di aiuti e ristori, visto che la conta dei danni è in continua evoluzione: “La variabile fondamentale – continua la nota del numero uno di CTN – è lo stato dei macchinari, che ad oggi possibile precisare perché non ci sono ancora le condizioni per testarli. Tra rottamare, riparare in maniera non troppo onerosa e ripartire immediatamente c’è una forbice di cifre che potrebbe essere dell’ordine di decine oppure di centinaia di milioni. Per i materiali e le strutture la stima prudenziale è non inferiore ai 100 milioni, che nelle ipotesi più negative per lo stato dei macchinari potrebbero dover essere moltiplicati per 4, 5 o anche 10″.
sembra esserci un problema di individuazione di priorità
Poi la speranza di tempi ristretti: “L’emergenza iniziale – conclude Matteini – deve essere la più breve possibile. Molte aziende lamentano lentezze difficilmente comprensibili. Non mancano tanto le risorse umane, grazie anche ai volontari, che ringrazio caldamente, quanto gli strumenti per la rimozione delle macerie; sembra esserci un problema di individuazione di priorità ma soprattutto di iter procedurali complessi che ingessano tutto. Non possiamo permettere che il morbo della burocrazia infetti anche operazioni di recupero e ripristino dopo un disastro di questo genere”.