La meccanica del distretto pratese continua a cercare personale qualificato e lo fa anche tramite visite aziendali e l’impegno con le scuole per l’attività didattica. Alcune, per fortuna poche, le aziende del settore colpite dall’alluvione, ma questo non ha fermato le visite riservate agli studenti del distretto.
Le imprese del meccanotessile e di comparti del settore focalizzati sulla produzione di macchine industriali e componentistica sono infatti consapevoli che è fondamentale far conoscere ai giovani le proprie aziende e far capire che c’è un’altra meccanica oltre a quella automobilistica.
“Una prima tornata di visite aziendali di classi terze e quarte dell’istituto Marconi – spiega l’imprenditrice Sara Dell’Orco, che nell’ambito della sezione Metalmeccanica di Confindustria Toscana Nord si occupa del tema education – è già stata effettuata. Ospitare gli studenti è per un’azienda un’esperienza esaltante: riscontriamo interesse, curiosità, qualche volta vero entusiasmo per realtà che non conoscevano e di cui colgono tutti in una volta i tratti salienti. Ma anche noi impariamo qualcosa da loro, attraverso occhi che vedono per la prima volta i nostri ambienti e il nostro lavoro”.
“Nell’ambito del progetto ‘Metti in moto!’ – aggiunge Massimo Becheri, coordinatore del gruppo meccanotessili della sezione Metalmeccanica di CTN – il gruppo degli ‘Amici del Marconi’ ha organizzato intanto queste prime visite a sei aziende; altre, più incentrate sull’elettronica, verranno programmate fra qualche settimana. Con queste visite continua l’ottimo rapporto con l’istituto Marconi, con il quale poche settimane fa abbiamo avuto contatti sul tema fondamentale dei programmi per l’indirizzo ‘Industria e artigianato per il Made in Italy’, così da attualizzarli e metterli in linea con le esigenze delle imprese. Ma la collaborazione ha anche altre concretizzazioni: donazioni di materiali e macchinari, docenze, attività di laboratorio”.
Le prospettive occupazionali nel settore sono promettenti: l’Irpet ha stimato per la Toscana una tendenza di lungo periodo (2022 su 2009) per gli addetti dipendenti della metalmeccanica (esclusi i mezzi di trasporto) a quota +25,6%, quasi due punti in più della media degli altri settori, con un aumento del peso sul totale dei dipendenti regionali dal 10 all’11%.
Da quanto emerge dai dati del sistema informativo Excelsior di Unioncamere/ANPAL, negli ultimi anni la richiesta di personale per il settore è forte e, mediamente, le difficoltà di reperimento si registrano almeno nel 50% dei casi. Per il trimestre in corso lo stesso Excelsior (stime pre-alluvione, che comunque non dovrebbero aver subito significativi ridimensionamenti) prevede per la meccanica delle province di Prato, Pistoia e Firenze la necessità di 120 figure formate negli ITS, 900 diplomati (di cui 140 nella sola Prato) provenienti dall’indirizzo meccanica, meccatronica ed energia e 1.000 figure (di cui 200 a Prato) provenienti dagli istituti professionali.
Comprendendo, oltre alla provincia di Prato, anche Agliana, Quarrata, Montale, Campi Bisenzio e Calenzano, sotto la voce ‘produttori di macchine per l’industria’ ci sono le imprese meccanotessili, che si sono sviluppate nel distretto in modo parallelo alla crescita del settore tessile. Imprese molto internazionalizzate; il peso medio annuo dei mercati esteri sul fatturato oscilla in linea generale tra il 60% e il 70%, con punte aziendali del 95%-100%. Le imprese meccanotessili del distretto sono 30 con un totale di 500 addetti; le 5 imprese più grandi esprimono la metà del fatturato aggregato, che ammonta a 145 milioni di euro nel 2021, mentre le prime 15 ne coprono il 90%. Ai produttori veri e propri si aggiungono altre 60 officine dislocate sul territorio, perlopiù artigiane, con 230 occupati ulteriori, che comprendono sia piccoli produttori di componentistica per il meccanotessile che i riparatori specializzati.
Nella foto: la visita degli studenti alla Pafasystem.