Visti in fiera: le novità di Cruciani e Dressler

Pitti Uomo è spesso l’occasione per presentare novità delle governance e nelle strategie delle più importanti aziende del settore. Tra queste, in questo Pitti n. 105 Cruciani e Dressler.

Partendo da Cruciani, il riassetto del marchio umbro di cashmere di Maglital srl, controllata da Orlean Invest Holding, sta andando avanti da alcune stagioni, con risultati al momento senza dubbio soddisfacenti. Il direttore commerciale uscente Riccardo Antonioni è stato sostituito da un team b2b con base a Milano, mentre Bruno Savio è il presidente del nuovo consiglio di amministrazione in Maglital: presente a Pitti ha illustrato gli obiettivi a breve termine di Cruciani. “Dopo il grande lavoro fatto sul prodotto, ci focalizziamo anche sulla distribuzione. E mentre pensiamo a dei monomarca, è previsto l’esperimento dell’apertura di un pop up in Rinascente a Milano, abbiamo rinnovato il nostro showroom sempre a Milano che è diventato anche una base operativa, non solo una vetrina. Vogliamo continuare a crescere dopo aver raddoppiato il fatturato dal primo al secondo anno di questa fase di rilancio. In particolare l’estero è stata una crescita inaspettata e proprio a Pitti vogliamo esplorare nuovi mercati, anche se nel breve termine vogliamo coprire anche quelle aree italiane, come il Veneto e l’Alto Adige che erano scoperte da contratti di agenzia”.

Per quanto riguarda il prodotto, Luca Biagetti, stilista della linea uomo, ha spiegato la volontà di coniugare il prestigioso patrimonio di Cruciani con l’innovazione e un’eccellenza sartoriale in costante evoluzione. “La novità di questa collezione è la maglieria pensata per l’alta quota: comfort assoluto, ottime performance, l’eleganza dei jacquard e dei punti maglia in cashmere e misto cashmere”.

Un ritorno dopo 10 anni di assenza da Pitti per Dressler, marchio tedesco che presenta in questa edizione di Pitti un nuovo percorso che senza tradire le origini vuole avvicinare anche nuovi e più giovani clienti. L’azienda esiste dal 1929 come Eduard Dressler, apprezzata soprattutto nel Nord Europa da uomini che amano l’abito sartoriale classico. L’idea che è stata presentata a Firenze è però quella di penetrare su nuovi mercati, innanzitutto l’Italia e l’Europa meridionale, con uno stile ed una silhouette più giovane. Restano le stoffe biellesi, spesso esclusive, resta l’attenzione al dettaglio, ma il designer Christian Fenske ha accettato la sfida di avvicinare un nuovo target, più giovane, con uno stile anche informale.

Condividi articolo

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *